Mano_rossa I disturbi alimentari psicogeni: tra adeguarsi e opporsi

Una conversazione dominata dalla semantica del potere

La conversazione nelle famiglie in cui si sviluppano i  disturbi alimentari psicogeni è dominata, secondo Valeria Ugazio, dalla semantica del potere. Di conseguenza in questi nuclei c’è chi vince e chi perde, chi ha successo e chi sa imporsi all’interno della famiglia e nella comunità e chi invece si arrende, non sa farsi valere, ed è per questo perdente.

Accanto a “vincente-perdente” caratterizza la conversazione la polarità “volontà-arrendevolezza”. Si è vincenti perché si è volitivi, determinati e efficienti, mentre si è perdenti perché si è passivi, arrendevoli, in balìa delle sopraffazioni degli altri. La bonarietà, la tendenza a lasciare che siano gli altri a definire la relazione viene spesso vista come imbelle arrendevolezza. I vantaggi che un atteggiamento mite e benevolente assicura alla cooperazione sono spesso trascurati

La polarità “vincente-perdente” ha una peculiarità che la distingue dalle altre polarità: il suo contenuto è puramente relazionale, esiste come esito di un confronto. È possibile considerarsi vincenti e perdenti soltanto rispetto ad altri. Una splendida ragazza può soffrire per il suo aspetto fisico perché sua madre è più bella, una ricca imprenditrice può sentirsi una perdente perché il fratello è economicamente più potente, un marito può percepirsi come un fallito perché ha meno successo professionale di sua moglie. Insomma in queste famiglie c’è chi si sente di più o di meno, chi di questo si vanta e chi si sente umiliato. Fortunatamente la polarità “volontà- arrendevolezza” attrezza chi vive in queste famiglie con  risorse importanti. Nessuna opera importante può essere portata a termine se non si dispone di determinazione, capacità di impegno e di concentrazione. Difficile ottenere qualcosa nel mondo se non si è in grado di essere benevolenti, capaci di accettare la definizione che l’altro dà della relazione. Anche “vincente- perdente” offre potenziali risorse ai membri della famiglia che sanno di regola muoversi bene nelle organizzazioni gerarchiche e in tutti i contesti entro i quali è essenziale capire la dinamica di potere. Tuttavia la semantica del potere crea anche importanti vincoli. Le identità dei membri diventano molto insicure e i processi di differenziazione vengono ostacolati.

Troverai risposte a questi e ad altri interrogativi in: 

Ma perché mai le identità dei membri della famiglia sono insicure ed è difficile la differenziazione? 

Trovi risposte a questo e a molti altri interrogativi in 

    STORIE PERMESSE STORIE PROIBITE
POLARITA' SEMANTICHE FAMILIARI E PSICOPATOLOGIE

di Valeria Ugazio

 5° capitolo ( pp.218-261)

Torino: Bollati Boringhieri, 2012

Valeria Ugazio individua la specifica posizione che assumono nella semantica del potere le persone con i tre principali disturbi alimentari - anoressia, bulimia e obesità - e i conflitti che questa posizione genera a livello di identità e di relazione. Esamina anche il processo attraverso il quale, specialmente durante l’adolescenza, un ragazza  con un buon adattamento entra nella patologia conclamata e cerca di spiegare come mai, a partire dalla seconda metà degli anni Settanta, anoressia e bulimia, che erano in passato disturbi rari, siano diventate patologie molto diffuse, e l’obesità continui a incrementare nei paesi sviluppati.

Sono state effettuate ricerche empiriche che confermano il modello?

Valeria Ugazio con Attà Negri e Lisa Fellin hanno verificato empiricamente con l’applicazione alle sedute psicoterapeutiche di uno strumento appositamente costruito – The Family Semantic Grid -  la presenza  della semantica del potere nella conversazione con persone con disturbi alimentari.

  • Ugazio, V., Negri, A., & Fellin, L. (2011). Significato e psicopatologia la semantica dei disturbi fobici, ossessivi, alimentari e depressivi. Quaderni di Psicologia Clinica, 2 (pp.69-100). Bergamo: Bergamo University Press.

altri lo saranno fra breve.

Contemporaneamente Marco Castiglioni, Manuel Villegas, Elena Faccio, Guido Veronese, Richard C. Bell, Laura Contino, Paola Golzio e Anna Lisa Poiana Mosolo verificavano la stessa ipotesi con altri strumenti. Alcune di queste ricerche sono già state pubblicate e altre altre stanno per essere pubblicate. Anche queste ricerche confermano quanto di questa ipotesi si proponevano di testare.

  • Castiglioni, M., Contino, L. & Golzio, P. (2003). La semantica dell’obesità: un contributo empirico.Terapia Familiare, 72: 63–83. 
  • Castiglioni, M., & Veronese G., Sistemi di significato e positioning in un gruppo di giovani obesi. Connessioni,  28: pp. 181-195 (2008).
  • Castiglioni, M., Faccio, F., Veronese, G., Poiana Mosolo, A., & Bell, R. C. (2011). Disturbi alimentari e costruzione del significato. Psicologia della salute, 3: 5-28. 
  • Castiglioni, M., Faccio, F., Veronese, G., Poiana Mosolo A., & Bell, R. C. (in press). The semantics of power: A comparison between obesity, anorexia and bulimia.Journal of Constructivist Psychology.

La semantica del potere domina la conversazione delle famiglie in cui si sviluppano altri disturbi oltre a quelli alimentari? 

Laura Colangelo ha  avanzato l’in­teressante ipotesi che le famiglie in cui si sviluppano disturbi borderline siano caratterizzate   dalla stessa semantica dei disturbi alimentari.

  • Colangelo, L. (2005). Il disturbo borderline di personalità come esito di un processo di costruzione sociale. Terapia Familiare, 78: 53-82

Il modello elaborato da Ugazio ha  implicazioni terapeutiche?

Sì, molte  perchè  la relazione terapeutica cambia in rapporto alla semantica. L’alleanza terapeutica, le fratture che in essa si creano, i circuiti disfunzionali risultano tanto diversi quanti sono le semantiche.In  

 Ugazio, V. (2012). Storie permesse storie proibite. Polarità semantiche familiari e psicopatologie. Torino: Bollati Boringhieri

7°capitolo (pp. 303-321)

Valeria Ugazio tratteggia la posizione - a volte scomoda -  in cui si trova il terapeuta con le persone con disturbi alimentari e le loro famiglie.

Proprio perché la relazione terapeutica cambia in rapporto alla semantica della famiglia, semantiche diverse richiedono forme di terapia diverse. Nel caso della semantica del potere i percorsi alternati sono, secondo Valeria Ugazio la forma di terapia più ap propriata.

  • Ugazio V. (2010). Los trastornos de la conducta alimentaria: cuando el rechazo a la jerarquia se vuelve derrumbamiento de las diferencias. Mosaico, 44: 25-35.

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