Mano_rossa Allievi ed ex allievi

AFFIDO FAMILIARE

Sguardi e orizzonti dell'accoglienza

di L. S. Kaneklin e Ivana Comelli

 

L'affido familiare è uno strumento prezioso di tutela dell'infanzia che, pur avendo origine antica, ha una storia legislativa recente. E' un temadi una grande attualità, tanto che legislatori, studiosi, operatori e famiglie stanno investendo tempo, sperimentando nuovi percorsi, organizzando associazioni che si occupano nello specifico di affido.Questo volume mette in luce le potenzialità dell'affido a partire dagli sguardi dei diversi protagonisti  in gioco:minori, famiglienaturali e affidatarie, operatori; unendo un approccio "esperienziale" , a una profonda riflessione teorico-pratica. Ascoltando le voci dei protagonisti nell'attività clinica e formativa, è possibile dare spessore concreto alla vasta letteratura nazionale e internazionale richiamate nel testo.

Chi è Ivana Comelli: Psicologa, Psicoterapeuta, Dottore di Ricerca in Psicologia Sociale e dello Sviluppo. si è specializzata in Psicoterapia a Milano presso l’EIST (Istituto Europeo di Terapie Sistemiche. Collabora con il Centro di Ateneo Studi e Ricerche sulla Famiglia  dell'Università Cattolica e lavora sia nel pubblico, sia privatamente.  Si occupa di tematiche familiari e in particolar modo dell'affido.

Chi è Livia Saviane Kanelik: Psicologa e Psicoterapeuta, ha lavorato sia nei servizi pubblici sia privatamente. E' docente  di psicologia Clinica  dello Sviluppo presso l'università Cattolica ove è anche responsabile del coordinamento organizzativo del Master di II livello Il lavoro clinico e sociale con le famiglie accoglienti: affdio e adozione. E' autore e curatore di numerose pubblicazione nel campo sia  delle psicologia clinica sia dell'affido familiare.

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TRA LE BRACCIA UN FIGLIO NON TUO

Operatori e famiglie nell'affidamento di neonati

di O. Greco, I. Comelli e R. Iafrate

L'affidamento di neonati rappresenta un prezioso sviluppo dell' Istituto dell'affido fondato sulla necessità che, anche in situazioni difficili, il neonato possa godere  di un'esperienza di calore e di vicinanza che solo un ambiente familiare può offrire. Separazioni precoci e nuovi legami; il neonato come " bambino", o  come "figlio"; la resilienza della famiglia d'origine e le diverse ipotesi sul futuro del bambino: questi i nodi cruciali che l'affidamento di neonati mette in questione e affida  alla riflessione di studiosi e operatori. La novità del testo consite consiste sia nel rappresentare il primo studio empirico rispetto all'affidamento di neonati, sia nell'aver dato voce ad operatori e famiglie coinvolti in tale esperienza, illuminando gli aspetti più significativi delle dinamiche relazionali sottese a tale intervento. Il volume, a partire da un dibattito tra i diversi orientamenti teorici sul tema, mette a confronto, attraverso un approccio multi-metodologico, le immagini di operatori e di affidatari relativamente al neonato ed agli altri attori in scena. Infine, offre una lettura dialettica di alcuni interessanti strumenti che possono essere utilizzati dagli operatori che si occupano di affido.

Chi è Ondina Greco: psicologa e psicoterapeuta, è docente di Teoria e Tecniche di Counseling Familiare presso la Facoltà di psicologia dell'Università Cattolica di Milano, ed è membro del Centro di Ateneo Studi e Ricerche sulla Famiglia e del Servizio di Psicologia Clinica di Coppia  e Famiglia. 

Chi è Ivana Comelli: vedi sopra.

Chi è Raffaella Iafrate: psicologa, Ph. D., è professore associato di Psicologia Sociale presso la Facoltà di Psicologia dell'università Cattolica di Milano. Membro del comitato scientifico del Centro d'Ateneo Studi e Ricerche sulla Famiglia, è autrice di numerosi articoli su riviste scientifiche nazionali e internazionali.

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D'AMORE NON SI MUORE

Diario Terapia di una paziente Escort

di Lucia Chiarioni

Prefazione di Michele Giannantonio

Il libro descrive l’utilizzo di un approccio di cura complesso ed integrato da colloqui clinici secondo l’approccio Sistemico Relazionale e Familiare e tecniche terapeutiche psico-traumatologiche, (EMDR E PSICOTERAPIA SENSOMOTORIA)  utilizzate dall’autrice per curare tre pazienti con disturbo bipolare di “professione escort”, che sono arrivate all’attenzione della stessa all’interno del circuito anti –violenza.

Dando vita ad un personaggio: Sarah, l’autrice porta il pubblico di esperti e il grande pubblico  a prestare attenzione al delicato tema della violenza subita per strada e in famiglia, e al diffuso fenomeno dello Stalking, invitando il lettore ad identificare una serie di segnali inequivocabili, a difendersi da queste situazioni, non così insolite che riempiono le cronache  e infine  infondendo speranza che anche da disagi così profondi si può guarire.

La modalità narrativa del Diario Terapia è stata scelta per portare il lettore all’interno della vera storia del personaggio e per fornire le due prospettive del cammino di crescita condiviso: quella della terapeuta e quella della paziente.

Inoltre il Diario Terapia prende vita perché all’inizio del lavoro clinico terapeutico il personaggio di  Sarah non parlava e questo insolito modo di comunicare in terapia ha dato la possibilità di mettere nero su bianco le emozioni originarie delle pazienti reali.

Dai “bigliettini” scritti da Sarah (il personaggio) ha avuto forma la sua storia di vita, dall’integrazione del reframing  (restituzione) terapeutico dell’ autrice , l’esperienza della paziente diviene alla portata di tutti e si arricchisce di punti di vista e di emozioni autentiche dentro il rapporto terapeuta – paziente.

La descrizione di situazioni difficili traumatiche realistica che il libro contiene lo rende più adatto ad un pubblico adulto, le emozioni forti che può attivare sono autentiche identificazioni con la protagonista che seppur immaginaria ha origine dal reale.

Le fonti scientifiche e bibliografiche citate sono relative ai più recenti approcci di cura e riabilitazione da questi traumi, accreditate dalla comunità Scientifica utilizzate dall’autrice quotidianamente nella sua professione.

Insomma un libro per tutti, per sensibilizzare al tema della violenza infondendo speranza per la cura e la guarigione e per gli esperti in materia per stimolare la creatività terapeutica e continuare nell’impegno di tentare di guarire dai grandi traumi.

Chi è Lucia Chiarioni: Psicologa, Psicoterapeuta e Psicotraumatologa. Si è laureata a Padova in Psicologia Clinica e si è specializzata in Psicoterapia a Milano presso l’EIST (Istituto Europeo di Terapie Sistemiche). Si è specializzata in EMDR Method e Psicoterapia Sensomotoria. E' Giudice Onorario in Corte d’Appello del Tribunale di Milano dal 2003 al 2010 e Responsabile del Centro di Psicologia Integrata di Monza. Consulente del Tribunale di Monza e Milano, lavora per sconfiggere gli esiti della violenza contro le donne, collaborando con CADOM Onlus di Monza. E' inoltre consulente di ricerca clinica per il Dipartimento di Medicina  Integrata dell’Università Popolare di Avellino.

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 GLI AMICI DEL BOSCO 

di Federica Azzetta 

Che cosa si dice a un bambino
quando muore una persona cara? Quali parole si usano?
Fino a che punto si spiega quello che sta capitando?
 
Dall'esperienza dell'Hospice nasce "Gli amici del bosco". Una storia da vivere che sorge da alcuni interrogativi con cui gli adulti devono coascenfrontarsi quando, insieme a un bambino, vivono l'esperienza della malattia inguaribile e della morte di una persona cara.

E' un libro per bambini dai 6 agli 11 anni ed è anche uno strumento pensato per gli adulti: una storia che aiuta a parlare e che suggerisce le parole da dire per coinvolgere i bambini nella giusta misura e spiegare quello che grandi e piccoli stanno vivendo. 

Per saperne di più visita il sito:

http://www.hospicediabbiategrasso.it/index.php/iniziative/96-gli-amici-del-bosco

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